Luogo: Viareggio, viale Regina Margherita 111
Progetto e D.L.: arch. Marco Guzzon
Committente: privato, Condominio Margherita
Periodo di realizzazione: ottobre 2013 – aprile 2014
Il progetto di Restauro e Risanamento Conservativo del complesso edilizio denominato “Bagno Martinelli”, situato sul viale Margherita civico 110 a Viareggio, è iniziato nell’anno 2008 con gli interventi sulle facciate esterne e completato nel marzo 2014 con gli ultimi interventi sulla cupola. I progetti di Restauro dell’edificio, dichiarato di interesse particolarmente importante e quindi sottoposto alla tutela del D.Lgs. n° 42 del 2004, sono stati sottoposti alle Autorizzazioni vincolanti della Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici, Storici, Artistici ed Etnoantropologici per le Provincie di Lucca e Massa Carrara.
Il carattere del progetto di Restauro e Risanamento Conservativo, fortemente voluto dalla sensibilità e con il fondamentale apporto economico della Committenza, è stato di recuperare non solo l’edificio nella sua conformità globale e nella particolarità dei molteplici dettagli che lo hanno caratterizzato storicamente come uno degli edifici principali in stile Liberty di Viareggio, ma anche come elemento di completamento dell’intero isolato di cui fa parte l’edificio gemello denominato “Bagno Bertuccelli” - situato un centinaio di metri piu’ a sud verso il molo - e per il quale sono iniziati da poco gli interventi di Restauro. Il Restauro della cupola con le nuove tegole bicrome in ceramica smaltata, rappresenta l’intervento finale dell’operazione di recupero architettonico di questo edificio storico Liberty viareggino.
Il manufatto edilizio in muratura cementizia si sviluppa su due piani – con uso commerciale al piano terra e residenziale al piano nobile – ed ha una unità a base quadrata costituita da due corpi di fabbrica rettangolari e simmetrici, separati da una galleria centrale di accesso ai retrostanti stabilimenti balneari. I due prospetti principali –su viale Margherita e piazza Mazzini – sono caratterizzati da balconi con balaustre a colonnine e da grandi aperture (finestre tripartire e bipartite da pilastrini e grandi vetrate) incorniciate da paraste; le grandi vetrate del piano nobile sono coronate da pensiline in vetro e ferro battuto con sparti-goccie a forma di giglio.
L’apparato architettonico si conclude in copertura con i pinnacoli, con le balaustre sopraelencate e con una cupola centrale che insieme al sottostante balcone semicircolare enfatizza l’ingresso monumentale alla galleria. Tali elementi architettonici creano un gioco simmetrico di rientranze e di aggetti presenti anche in altri manufatti edilizi in stile Liberty. L’apparato decorativo è caratterizzato da decorazioni a stampo fitomorfe e zoomorfe, da mensole, da cornici modanate, da uno stemma centrale con volute in aggetto e dal sottostante cartiglio con la scritta monumentale ”A. MARTINELLI”.
L’intervento di Restauro e Risanamento Conservativo ha riguardato l’eliminazione del degrado fisico che decenni di incuria e cattiva manutenzione avevano portato soprattutto la cupola ad una alterazione materica e cromatica (l’ultimo intervento di manutenzione sulla copertura aveva sostituito le tegole in eternit installate probabilmente negli anni ’60 con formelle ricavate da guaina ardesiata opportunamente tinte di rosso e bianco!!!!).
E’ stato verificato il grado di conservazione della struttura lignea componente l’ossatura lignea della cupola, attraverso il restauro o la fedele ricostruzione degli elementi a seconda del loro effettivo degrado strutturale. E’ stato inserito un nuovo telo impermeabilizzante al di sopra del fasciame ligneo che costituiva la calotta sferica, intervento necessario per eliminare le notevoli infiltrazioni d’acqua che nel tempo avevano provocato danni sia alla struttura lignea della cupola stessa sia ai soffitti e pareti decorate dei locali sottostanti ed adiacenti la cupola.
L’intervento di Restauro, nella ricerca e definizione del nuovo materiale di copertura, attraverso un atto progettuale coraggioso e ben determinato, ha proposto un materiale come la ceramica smaltata, capace di dare opportune garanzie sotto il profilo tecnico alle tegole di copertura, ed allo stesso tempo ottemperare con la bicromia e lo stesso materiale ceramico ad una esigenza estetica e di rispetto storico degli stilemi materici del Liberty viareggino. Il materiale è stato concordato e prodotto manualmente con la storica ditta Pecchioli di Borgo San Lorenzo a Firenze, già “madrina” durante il primo ventennio del ‘900 degli esperimenti e successivi prodotti ceramici che hanno tipicizzato lavori straordinari di artisti come Galileo Chini.